Piglio. Vendemmia Danneggiata

A forte rischio la produzione del famoso cesanese Docg.

 

A Piglio infatti l’ondata di maltempo anomala di questi giorni, con l’improvviso e notevole abbassamento delle temperature, ha provocato gelate nei campi coltivati.

 

Effetti devastanti sulle colture, in particolare sui vigneti, frutteti e ortaggi dei campi del territorio del Cesanese del Piglio, uno vino rosso con etichetta DOCG del Lazio.  Data l’eccezionalità del fenomeno, il Sindaco di Piglio Mario Felli ed il consigliere con delega all’agricoltura Domenico Franceschetti, hanno inviato ai rappresentanti regionali, una richiesta d’intervento per aiuti alle aziende agricole del territorio, per far fronte ai danni causati da queste gelate notturne.

 

Mario Felli Sindaco di Piglio
Mario Felli Sindaco di Piglio

"Molti territori del Comune di Piglio e zone limitrofe - afferma il Sindaco Felli-  si sono trovati a fronteggiare repentine variazioni di temperatura che durante la notte sono scese bruscamente.

 

Appare chiaro che non sono più derogabili misure strutturali, in grado di tutelare stabilmente il reddito agricolo e i sacrifici di tanti imprenditori che ancora investono in agricoltura e nelle produzioni di qualità”.  

 

Numerosi i produttori di vino che hanno registrato forti danni generalizzati a tutte le superfici vitate con sicure e pesanti ripercussioni sulla prossima vendemmia. Si stima  una perdita  di  raccolto del 50%. Per questo il Comune di Piglio, con la richiesta inviata al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, all’Assessore Regionale all’Ambiente Mauro Buschini ed all’Assessore all’Agricoltura Carlo Hausmann, chiede di dichiarare lo stato di calamità naturale. Ciò al fine di conseguire i necessari sostegni finanziari per fronteggiare la grave situazione che si è venuta a creare.

 

“Rappresenterebbe – conclude Felli- di un sostegno importante per i produttori agricoli che investono tanto in energia, tempo, risorse economiche per ottenere un prodotto di qualità e di eccellenza per il territorio, che vedono ora sfumare parte del loro lavoro”.

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