Ideal Standard. Proteste Davanti ai Cancelli

“Vogliamo che sia ritirata la procedura della mobilità”.

 

Questo il grido dei lavoratori della Ideal standard di Roccasecca che questa mattina hanno manifestato dinanzi l’azienda.

La società, nei giorni scorsi, ha annunciato la chiusura con una semplice telefonata ai sindacati. “Un atto inqualificabile” dice Antonella Valeriani della Cisl. “dopo 5 anni di contratto di solidarietà e l’accordo di diminuzione del salario proprio per venire incontro alle necessità dell’azienda, ci aspettavamo tutt’altro”.

 

In effetti proprio con l’azienda sindacati e lavoratori avevano un accordo in corso il “contributo alla competitività”. L’accordo prevedeva la decurtazione dello stipendio direttamente in busta paga. Tali soldi sarebbero serviti all’azienda per un nuovo piano di sviluppo. La società ha invece incassato ma non si è mai presentata agli incontri non presentando mai alcun piano.

 

I lavoratori sono arrabbiatissimi e non ci stanno. “Chiediamo l’immediato il ritiro della procedura di mobilità – dice Valeriani – dopodiché siamo disposti a discutere su tutto. In caso contrario vogliamo i soldi indietro. Grazie all’accordo infatti l’azienda ha intascato oltre due milioni e mezzo di euro”.

 

Eppure il mercato c’è, la domanda pure. L’unica spiegazione, secondo lavoratori e sindacati, è una delocalizzazione per cercare di pagare meno il costo di produzione. In settimana è atteso l’incontro presso Unindustria; il 6 già fissata una riunione in regione poi, forse il 14, incontro presso il ministero dello sviluppo economico. In quella sede l’azienda dovrà spiegare se intende proseguire con la mobilità e quindi con la chiusura dello stabilimento di Roccasecca. 500 operai e le loro rispettive famiglie sono col fiato sospeso.

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Commenti: 6
  • #1

    Italiano (venerdì, 01 dicembre 2017 15:11)

    Spero che la redazione faccia vedere il msg. spero che la redazione possa in qualche modo aiutare questi operai.
    A voce alta voglio gridare, un messaggio che sa di populismo ma che per me populismo non lo è, ovvero: cari signori dell'Istituzione, cari signori politici della Ciociaria fate qualcosa per queste persone, famiglie. Una soluzione, se voi non l'avete, ve la suggerisco io: Potreste trattare queste famiglie con i guanti bianchi come trattate gli stranieri, case gratis, rette mensili e aggiungere abolire momentaneamente fino a che non trovano lavoro abolire le tasse. CHE NE DITE?

  • #2

    APOLIDE (venerdì, 01 dicembre 2017 15:52)

    Italiano, eri partito bene e poi ti sei salvinizzato. Il problema di fondo di questo paese ormai alla deriva, sta nel fatto che hanno inculcato alla gente comune che i veri problemi sono gli immigrati. Non l'evasione fiscale, la corruzione, la mafia e le sue ramificazioni, l'inquinamento e tutti coloro, inclusi i pseudo giornali che fomentano l'odio tra poveri. Concludo dicendo che i sindacati negli anni 70/80 avevano valore, ed erano a fianco degli operai, ora sono collusi e servi dei padroni.
    Svegliamoci ora e sempre resistenza, Ideal Standard!!!

  • #3

    Grazie APOLIDE (venerdì, 01 dicembre 2017 19:43)

    Concordo pienamente, ma temo che sia una battaglia persa. Ormai per l'Italiano (il primo commentatore non poteva scegliere nome migliore) il problema di tutto e' lo straniero. E ci credono veramente che gli stranieri ricevono trattamenti da "guanti bianchi". Tutto cio fa ingrassare i vari Salvini di turno, che su questi inganni ci marciano e ci vanno in parlamento (anzi non ci vanno, visto il tasso di assenteismo) a prendere lauti stipendi per continuare l'inganno.

    Franco

  • #4

    Italiano (lunedì, 04 dicembre 2017 09:52)

    Sicuramente la colpa non è solo da attribuire agli stranieri ci mancherebbe pure ma è chiaro che per loro (buoni, cattivi, poveri, rifugiati politici, etc etc)la comunità europea e tutti i paesi facente parte anche l'Italia assumono un atteggiamento di riguardo. Esempi? intanto gli danno una paghetta mensile (pochi euri? ma sempre euri sono a gratis), se hanno bisogno di una casa sono i primi in graduatoria e non pagano ne acqua ne luce ne gas, se si deve assumere qualcuno hanno posti riservati, se viaggiano non pagano, se vengono fermati o multati per qualche cosa non pagano (tanto che cazzo gli fanno non hanno nulla e non gli pignorano un cazzo), ci sarebbero altri esempi di agevolazioni da poter dire ma è inutile elencarli tutti l'importante è sottolineare che se pur non per colpa loro comunque qualcuno gli permette di avere tutte queste agevolazioni. Ma per l'Italiano che perde il lavoro, per esempio, che diavolo fa quel qualcuno che invece agevola lo straniero? se perde il lavoro si deve arrangiare, se non paga le bollette gli pignorano la casa, se non paga l'affitto lo buttano fuori, se prende il treno o l'autobus e non paga il biglietto lo scaraventano fuori e gli fanno una multa che se non la paga la girano a qualche agenzie delle riscossioni, insomma che cazzo gli danno a quel disgraziato di Italiano? me lo dite voi?

  • #5

    Italiano (lunedì, 04 dicembre 2017 10:15)

    Caro APOLIDE, per farti capire meglio perché molti di noi, tra cui io che lo scrivo, se la prendono con gli stranieri te lo dico in un altro modo.
    Nel calcio la fuoriuscita dell'Italia ai mondiali di Russia viene attribuita: alle pippe dei nostri super giocatori pagati fior di milioni di euri messi in campo da un super pagato allenatore? o alla presenza di troppi/tanti stranieri nel nostro campionato? L'Italia con la macedonia prima e con la Svezia dopo aveva un valore tra i giocatori in campo e quelli in panchina quasi come mezza finanziaria eppure con la macedonia in casa se ti ricordi abbiamo pareggiato. La colpa del fallimento del nostro calcio sempre se sei un appassionato di calcio a chi l'attribuisci? Io alla presenza di troppi stranieri nei campionati maggiori e all'avvento di tantissimi giovani stranieri già dalle nostre scuole calcio( impiccherei i procuratori per questo).

  • #6

    cittadino (lunedì, 04 dicembre 2017 12:09)

    storia vecchia sentita e risentita. ci sono passato prima di voi cari colleghi operai. incontri sindacali regionali e poi in prefettura e poi di nuovo alla regione e di nuovo in prefettura e altri mille incontri alla fine LICENZIATO non frega un cazzo a nessuno i sindacati alla fine non sono riusciti nemmeno a farci ottenere la mobilita' solo un aspi di 12 mesi anzi chi aveva meno di 50 anni 8 mesi. i politici uno peggio dell altro allora non resta solo che darsi da fare e rimboccarsi le maniche x non morire di fame. un imbocca al lupo cari colleghi.