Operazione "Dust of Death"

Operazione “Dust of Death”, ossia polvere di morte.

 

È stata infatti proprio una dose a causare la morte di Santino Antonio Marsella un tossicodipendente di Cassino.

 

Da qui sono partite le indagini dei carabinieri che

hanno fatto emergere da subito le responsabilità di Antonio Izzi noto spacciatore del luogo. Da qui è partita il resto dell’operazione che ha sgominato un vero e proprio sodalizio criminale che da Cassino arrivava sino in Campania. Otto le persone arrestate, sei cassinati e due spacciatori di Napoli (scampia).

Coinvolto anche un extracomunitario residente a Castel Volturno in provincia di Caserta.

 

Ad organizzare l’efficiente attività di spaccio una coppia del cassinate (in foto).

 

Lo spaccio era quasi sempre gestito dai due che lavoravano in casa. L’abitazione in zona periferica e controllata da telecamere esterne.

Il pusher (in foto) o direttamente il cliente suonava, veniva riconosciuto e fatto entrare.

 

L’attività investigativa è durata tre mesi ed ha permesso di arrestare in flagranza di reato due pusher locali, denunciare quattro persone per detenzione ai fini di spaccio e di segnalare tre persone come assuntori. Sequestrati 150 grammi di eroina 100 di metadone più bilancini e sostanze da taglio.


Spacciatori e pusher si parlavano con frasi in codice, utilizzavano i social e schede telefoniche intestate ad extracomunitari.

 

Ogni volta che i carabinieri fermavano qualcuno coinvolto nel giro, immediatamente si procuravano altre schede telefoniche.

 

La droga viaggiava da Napoli a Cassino in auto o anche in moto.

 

In un’occasione è stata fermata una motocicletta. Nel vano sotto la sella c’erano numerose dosi già confezionate (vedi foto).

 

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