O Lengua Macellara a Ddicer Villania

Abbiamo avuto modo di illustrare il nuovo linguaggio della politica locale frusinate sempre più spesso improntato all’uso di un vocabolario truce e/o truculento.

 

In quella circostanza enumerammo una serie di volgarità letterarie e di trivialità che animavano le cronache

politiche della frusinate provincia, con dichiarazioni di autorevoli esponenti cittadini e provinciali adusi alla frequentazione verbale di oscena sconcezza.

(leggi www.frosinoneweb.net/2018/05/08/frasario-essenziale)

Ahimè! La storia si ripete. 

 

E partiamo da Samuel Battaglini, ardito consigliere comunale di Patrica, che rimprovera Mario Abruzzese di averlo invitato di fronte a oltre cento persone, a percorrere una scomoda e alquanto dolorosa via la cui meta finale doveva essere il suo fondoschiena (la circostanza è reperibile sul web digitando su google “Via da Forza Italia per un vaffa… di Mario”).

Arriviamo adesso alla sublimazione del turpiloquio con Cangemi (terza carica dell’istituzione regionale del Lazio) che aggredisce verbalmente Antonello Aurigemma, consigliere regionale, proferendo la seguente intemerata: “Sei una merda, poi ti spiego il perché “ (anche questo verificabile sul web).

 

E qui siamo alla idealizzazione dell’offesa perché la scortese affermazione del Cangemi sembra richiamare un provvedimento della magistratura penale. “Sei una merda” pare il dispositivo e “poi ti spiego il perché”, ha l'apparenza della riserva che il collegio penale assegna al relatore per esporre le motivazioni.

Vale la pena, nel concludere, ricordare che comunque il linguaggio scurrile appartiene anche alla nostra più alta tradizione letteraria del passato.

 

Tanto per fare un esempio, ricordiamo Jacopone da Todi che sgridava Bonifacio VIII dicendogli “O lengua macellara a ddicer villania, remproperar vergogne cun granne blasfemìa!

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