Tre Scienziati Dimenticati

Tre scienziati Dimenticati.

 

Tre personaggi che con la loro opera hanno cambiato la medicina.

 

Con loro sono nati e i servizi sanitari organizzati non solo in Ciociaria ma in tutta Italia.

Nell’ultimo libro di Francesco Di Giorgio dedicato alla vita di Achille Spatuzzi: "Le grandi epidemie malariche 1821 - 1825 - 1879", viene citata anche la figura di un altro figlio d'arte sangiorgese: Alberto Lutrario, anch'egli come Achille, appartenente a famiglia nobile di origine napoletana, borghesia emergente, molto nota in quel tempo.

Alberto fu allievo del grande medico Achille Spatuzzi e nella sua vita professionale ebbe, tra gli altri, un merito gigantesco: far uscire la sanità pubblica da un ambito parareligioso, tipo confraternite ed Opere Pie, per avviarla verso un modello unitario, pubblico, come servizio sociale dovuto dallo Stato.

 

Senza dire del suo ruolo svolto in mezzo mondo per diffondere tutte le conoscenze scientifiche sulle malattie infettive che in quel tempo mietevano milioni di vittime.

 

Qualche giorno fa abbiamo scritto dell’altra grande figura, più recente, che si è contraddistinta in questa battaglia epocale contro la malaria, Alberto Coluzzi, che pur non essendo “indigeno” ha comunque vissuto a lungo la sua vita professionale nella nostra terra nei primi anni del ‘900.

 

Una triade di eccezionale valore medico-scientifico, dispersa nei meandri della storia dell’ultimo secolo, ma a cui andrebbe ridato il posto che gli compete.

 

Alla fine del XIX secolo nell’Alta Terra di Lavoro il vaiolo, il tifo, il colera e la malaria mietevano migliaia di vittime e la cura era affidata, come detto, a congreghe ed Opere Pie mentre l’unico ospedale esistente, quello di Cassino, aveva 30 posti letto e si finanziava anch’esso con la carità pubblica.

 

E’ stato grazie a loro che il concetto di “lotta sistemica”, cura del territorio, organizzazione dei servizi sanitari fa un salto di qualità e consente a tutta l’Italia un balzo in avanti facendola uscire dallo stato di emarginazione in cui era piombata. Un merito però che sfugge alla memoria dei più e che invece bisognerebbe riscoprire.

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