Lei Muore. Medici Indagati

Due medici indagati per la morte di una donna.

 

Franceschina Pistilli è spirata nella sua casa dopo aver assunto un antibiotico.

 

I fatti.

Siamo a Roccasecca. In seguito alla comparsa di macchie rosse in svariate parti del corpo, era stata ricoverata. Per una settimana presso una clinica di Formia le sono stati somministrati diversi farmaci. Qui che l’ottantenne ha iniziato ad accusare problemi all’occhio.

 

Una forte infiammazione del canale lacrimale trattata con un medicinale che però le avrebbe causato una reazione cutanea e una secrezione oculare. La paziente è tornata alla clinica dove, tra le altre cose, l’hanno curata con impacchi di acqua calda che tuttavia hanno “sgonfiato” solo parzialmente l’occhio. E

 

così l’anziana, tramite la sorella, ha chiesto al suo medico di famiglia di poter avere un altro parere specialistico e il dottore le ha prescritto una visita presso l’ospedale Santa Scolastica di Cassino. Qui l’oculista che l’ha visitata le ha prescritto un antibiotico da somministrare con iniezione intramuscolo.

 

15-20 minuti dopo la puntura la signora Pistilli ha cominciato a sentirsi male e a non riuscire più a respirare. Inutili tutti i tentativi dei familiari di soccorrerla e l’allarme lanciato tempestivamente al 118: i sanitari del Suem hanno tentato svariate volte le manovre di rianimazione, purtroppo però la signora è spirata dopo circa venti minuti.

 

È stato il medico intervenuto per la constatazione del decesso, una volta acquisiti gli elementi dell’iter clinico della donna da parte dei suoi cari, a segnalare il caso all’autorità giudiziaria e la Procura di Cassino ha aperto un procedimento penale per omicidio colposo.

 

I congiunti della vittima, per essere assistiti, attraverso il consulente personale Angelo Novelli, si sono affidati a Studio 3A-Valore Spa, società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini.

 

Il Pubblico Ministero titolare del procedimento, la dott.ssa Maria Carmen Fusco, ha disposto l’autopsia sulla salma della vittima, nominando un proprio consulente tecnico medico legale: esame effettuato il 29 aprile scorso e i cui risultati definitivi, che si avranno con il deposito della perizia, saranno determinanti per chiarire cosa sia accaduto.

 

Ma il Sostituto Procuratore, come atto dovuto anche per dare loro modo di nominare consulenti di parte, ha anche ritenuto di iscrivere nel registro degli indagati due dei medici che hanno avuto in cura la vittima: innanzitutto il dott. L. T., 64 anni, di Cervaro, dirigente medico presso il reparto di Oculistica dell’ospedale di Cassino che ha prescritto l’antibiotico “incriminato”, e il dott. C. N., 69 anni, di Colle San Magno, il medico di base della signora.

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