Gerilli. Una Morte Annunciata

Le cause della morte di Antonello Gerilli sono tutte da verificare.

 

Secondo una prima analisi il guardrail sembrerebbe infatti “sbullonato”.

 

I familiari quindi vogliono vederci chiaro.

Intanto i carabinieri hanno posto sotto sequestro l’area ed il magistrato ha ordinato l’autopsia. Attualmente il ponte che sovrapassa la ferrovia Cassino Roma è stato interdteto al traffico.

Antonello Gerilli
Antonello Gerilli

I Fatti. Nel tardo pomeriggio di domenica 27 ottobre la tragedia: Antonello Gerilli, il camionista 58enne residente a Villa Santa Lucia, è precipitato dopo aver perso il controllo della sua Fiat Grande Punto e aver sfondato il guardrail. Un volo di oltre dieci metri che non gli ha lasciato scampo: è deceduto sul colpo.

 

L'inchiesta. La Procura di Cassino ha aperto un procedimento penale, per ora contro ignoti, e, tra i vari provvedimenti, ha posto sotto sequestro sia il pezzo di guardrail abbattuto dalla vettura, sia tutto quel tratto.

 

I familiari della vittima, per fare piena luce sui fatti, attraverso il consulente personale Angelo Novelli, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che ha già effettuato un sopralluogo con i propri tecnici.

 

Ispezionando il tratto in questione, oltre alla fitta presenza di brecciolino sull’asfalto, che potrebbe avere determinato la perdita di controllo dell’auto, “è emerso chiaramente che le barriere sono sì fissate con un perno ai sostegni piantati a terra sul cemento, ma che i vari fascioni non sono collegati tra di loro con i relativi bulloni di fissaggio, che mancano quasi del tutto”.

Primo Punto D'Urto
Primo Punto D'Urto

Così scrivono i consulenti che fanno notare come Gerilli ha impattato dapprima sul guardrail sulla sua destra rispetto alla sua direzione di marcia, cioè sul lato opposto della strada da quello da dove poi è caduto: sarà un caso, ma da questa parte, dove invece la barriera ha retto, di bulloni tra i fascioni ve ne sono decisamente di più”.

 

 

Circostanze che non devono essere sfuggite neanche ai carabinieri di Piedimonte. Il sindaco oltre ad interdire la strada al traffico veicolare ha ordinato la messa in sicurezza del cavalcavia “a Rfi, Rete Ferroviaria Italiana, in qualità di esecutore dell’opera”, e “ad ASI Frosinone in qualità di Ente proprietario dell’area”.

Pezzo Senza Bulloni
Pezzo Senza Bulloni

Un atto che certifica tutte le perplessità nutrite fin da subito dai familiari della vittima, e da Studio3A, i quali ora chiedono “con forza di sapere se quella tragedia, come tutto lascia supporre, potesse essere evitata se solo i guardrail fossero stati a norma: è facile presumere, infatti, che, se le barriere avessero tenuto, la perdita di controllo della vettura si sarebbe limitata a causare conseguenze lievi”.

 

Con ogni probabilità, comunque, il Sostituto Procuratore nominerà un perito e affiderà una consulenza tecnica ad hoc per stabilire se i sistemi di ritenuta, laddove fossero stati agganciati in modo regolare, avessero potuto appunto trattenere l’auto sulla strada evitando la fatale caduta.

 

La dott.ssa Fusco ha invece già disposto la perizia autoptica sulla salma della vittima, per stabilire le cause della morte. L’incarico sarà conferito domani, mercoledì 30 ottobre, alle 10 presso la Procura di Cassino.

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