Benzina alle Stelle. Togliere le Accise

Prezzi carburanti in continua ascesa.

 

+30% solo negli ultimi dieci giorni.

 

Una situazione che fa rischiare il tracollo economico di imprese e famiglie. 

Se poi pensiamo che quasi la metà del prezzo di benzina e diesel è determinato dalle tasse, la domanda sorge spontanea: Visto che c’è una guerra in Ucraina potremmo anche smettere di pagare per quella in Etiopia del 1935? 

Si perché le accise sui carburanti sono state “inventate” per supportare le spese di diverse catastrofi naturali e non.

 

Il disastro del Vajont (1963), L’alluvione di Firenze (1966), Il terremoto del Belice (1968), quello del Friuli (1976), dell’Irpinia (1980), la guerra del Libano (1982).

 

Sono 19 in tutto le accise che riguardano eventi ormai lontani. “Bisogna intervenire per ridurre questi balzelli obsoleti”.

 

La considerazione è del Presidente Cosimo Damiano Carlucci della Federazione Nazionale Giovani Imprenditori aderente all’Unione Artigiani Italiani e delle PMI. Lo stesso Carlucci ha chiesto al presidente nazionale di farsi “portavoce con il governo centrale del pericolo di chiusure delle imprese e default delle famiglie per mantenere almeno nel breve la possibilità di sopravvivere ed essere competitivi”. 

Elenco delle Accise

– Guerra d’Etiopia del 1935-1936: 1,90 lire (0,000981 euro);

– Crisi di Suez del 1956: 14 lire (0,00723 euro);

– Ricostruzione dopo il disastro del Vajont del 1963: 10 lire (0,00516 euro);

– Ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze del 1966: 10 lire (0,00516 euro);

– Ricostruzione dopo il terremoto del Belice del 1968: 10 lire (0,00516 euro);

– Ricostruzione dopo il terremoto del Friuli del 1976: 99 lire (0,0511 euro);

– Ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980: 75 lire (0,0387 euro);

– Missione ONU durante la guerra del Libano del 1982: 205 lire (0,106 euro);

– Missione ONU durante la guerra in Bosnia del 1995: 22 lire (0,0114 euro);

– Rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004: 0,02 euro;

– Acquisto di autobus ecologici nel 2005: 0,005 euro;

– Emergenza terremoto in Abruzzo del 2009: 0,0051 euro;

– Finanziamento alla cultura nel 2011: da 0,0071 a 0,0055 euro;

– Gestione immigrati dopo la crisi libica del 2011: 0,04 euro;

– Emergenza alluvione Liguria e Toscana del novembre 2011: 0,0089 euro;

– Decreto ‘Salva Italia’ del dicembre 2011: 0,082 euro (0,113 sul diesel);

– Emergenza terremoti dell’Emilia del 2012: 0,024 euro;

– Finanziamento del ‘Bonus gestori’ e riduzione delle tasse ai terremotati dell’Abruzzo: 0,005 euro;

 

– Spese del ‘decreto Fare’ del 2014: 0,0024 euro.

Voi che ne Pensate?

Si tratta di una proposta percorribile? Avete altri consigli o suggerimenti? Scrivetelo nei commenti

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Commenti: 19
  • #1

    matteo (venerdì, 11 marzo 2022 10:29)

    Invece di dare contributi a vanvera fate pagare meno la benzina. Sono tasse che colpiscono tutti, poveri e ricchi.

  • #2

    Giorgia (venerdì, 11 marzo 2022 11:49)

    la guerra di Etiopia? O mio signore...

  • #3

    Enrico (venerdì, 11 marzo 2022 12:01)

    Le accise sulla benzina non si tolgono principalmente per due motivi:

    1) È una imposta difficile da evadere.
    2) È la quarta entrata tributaria in Italia. Quindi sarebbe complesso trovare le coperture.

  • #4

    Roberto B. (venerdì, 11 marzo 2022 13:49)

    Facciamo un po' di storia. è stato Sua Eccellenza il Capo del Governo Benito Mussolini ad usare le accise sulla benzina per finanziare i soldi per la guerra d’Abissinia. All'epoca fu un’accisa salatissima di ben 1 lira e 90 centesimi, pari a un rincaro improvviso di ben 2,19 euro di oggi. Ma le auto erano pochissime, ce l'avevano solo i ricchi, quelli che potevano anche permettersi un rincaro così elevato.

  • #5

    Adn Kronos (venerdì, 11 marzo 2022 17:38)

    Il prezzo di benzina e gasolio al distributore aumenta, secondo le news di oggi, nonostante il secondo calo consecutivo per le quotazioni internazionali di benzina e gasolio, che tornano sotto i livelli di giovedì scorso. Il Brent atterra sui 112 dollari. Per la prima volta da un mese a questa parte non si registrano nuovi aumenti sui listini dei prezzi consigliati dei maggiori marchi. Tuttavia, sui prezzi praticati alla pompa continuano a riversarsi gli aumenti dei giorni scorsi: la benzina in self service è a 2,176 euro/litro in media nazionale, il diesel a 2,167 euro/litro.

  • #6

    Valter Morra (venerdì, 11 marzo 2022 21:43)

    Vogliono rovinarci
    stavamo benino, adesso andremo a rubare..

  • #7

    Alessandro (sabato, 12 marzo 2022 00:36)

    Ormai è evidente che è pura speculazione sia da parte delle compagnie che da parte dello stato, inerme come su altre questioni. La colpa ovviamente non è dei gestori, che anzi guadagnano anche meno. In tutta questa love story "all'italiana" ne stanno facendo - per l'ennesima volta - le spese i cittadini. Si parla della guerra, ma di fatto i prezzi sono aumentati già da prima, e mai con un ritmo "giornaliero" come è avvenuto sopratutto in questa settimana. "ogni scusa è buona" per ritoccare i prezzi.

  • #8

    Edos (sabato, 12 marzo 2022 12:00)

    E che i nostri dico tutti i nostri governi, non gli frega proprio niente del popolo italiano. Beati i francesi,inglesi,irlandesi e tutte le altre nazioni del mondo.

  • #9

    Fra (sabato, 12 marzo 2022)

    Basterebbe togliere le accise perché gli italiani devono pagare x cose già successe in tempi remoti e già concluse risolte? E tali accise che paghiamo dove vanno a finire ?

  • #10

    Silvana (domenica, 13 marzo 2022 04:24)

    Ma poi io dico, da quando si sono aggiunte le accise, e sono tantissimi anni, quanti soldi ha guadagnato lo stato? Diamo soldi per ogni cosa, pagheremo anche gli armamenti all'ucraina con le accise, così come ci paghiamo pure gli immigrati, ma com'è che i terremotati di Amatrice e paesi limitrofi stanno ancora con i conteiner e le case crollate??

  • #11

    enzo (domenica, 13 marzo 2022 08:30)


    Caro benzina, Cingolani: “Colossale truffa, il nervosismo dei mercati arricchisce poche persone a discapito dei cittadini”

  • #12

    Alberto (domenica, 13 marzo 2022 08:37)

    è vero, lo dice anche il ministro Cingolani. Non ci sono veri motivi per i rincari:

    "Stiamo assistendo a un aumento del prezzo dei carburanti ingiustificato, non esiste motivazione tecnica di questi rialzi. Il mercato – ha sottolineato Cingolani - ha alzato i prezzi in maniera irragionevole e lo stanno pagando le nostre imprese. Se mettiamo un tetto ai prezzi blocchiamo questa spirale speculativa. Siamo in presenza di una colossale truffa che viene dal nervosismo del mercato"

  • #13

    Antonella C. (domenica, 13 marzo 2022 08:40)

    Non solo il ministro, anche il codacons ha allertato di "possibili speculazioni in atto a danno di consumatori e imprese" e per questo motivo ha già presentato un esposto in 104 procure in tutta Italia. Qualcuno ci sta marciando, sulla nostra pelle. Dobbiamo ribellarci

  • #14

    Gianni (domenica, 13 marzo 2022 08:43)

    Ma dove sono finiti tutti quei no-vax che scendevano in piazza perché non volevano il vaccino (che almeno gli salva la vita) o il green pass. Adesso che ci stanno truffando con questi rincari immotivati perché non protestano?

  • #15

    Annarita A. (domenica, 13 marzo 2022 08:46)

    Io penso che le accise vanno tolte almeno in parte. Inoltre volevo segnalare a tutti quelli che hanno preso d'assalto i supermercati per via dello sciopero degli autotrasportatori, che lo sciopero è stato bloccato dalla commissione di garanzia.

  • #16

    Domenico (domenica, 13 marzo 2022 09:22)

    Ma Cingolani che fa? un ministro dovrebbe fare qualcosa per i prezzi benzina o si limita a lamentarsi anche lui?

  • #17

    Roberto B. (domenica, 13 marzo 2022 09:31)

    In sciopero anche i benzinai. Vittime anche loro del caro benzina. La loro percentuale di guadagno infatti è sempre la stessa, ma il caro benzina ha fatto diminuire i litri venduti. Inoltre ci sono anche i rincari dell’energia elettrica diventati esorbitanti per i distributori

  • #18

    Giuseppe (domenica, 13 marzo 2022 09:59)

    A questo punto c'è da dire che le accise sono delle richieste illegittime da parte dello stato, perché per il loro carattere non hanno più motivo di esistere a distanza di tanti anni che sono state inserite, per cui mantenerle è un abuso. Siamo stanchi delle vessazioni subite dal governo.

  • #19

    Gino (domenica, 13 marzo 2022 10:58)

    Il presidente di Faib-Confesercenti: "Abbiamo scritto ai parlamentari perché sensibilizzino il governo sulla necessità di un intervento immediato che consenta a tutti – benzinai, consumatori, imprese – di almeno mitigare gli effetti di un fenomeno sempre più preoccupante. Ci indigna l'assoluta indifferenza del governo, che non può limitarsi a far cassa grazie all'incremento del gettito dovuto a Iva e accise varie. È proprio in tema di accise che lanciamo una proposta, magari non risolutiva ma certamente in gradi di alleggerire i contraccolpi della crisi: il governo intervenga immediatamente dando applicazione a quanto previsto dalla legge 244/07, in tema di ‘accisa mobile (o anticiclica)' che consente, da una parte, di sterilizzare gli aumenti della tassazione sui carburanti e, dall'altra, di creare un minimo di stabilità per famiglie ed operatori economici”.