Fosforo e azoto oltre i limiti consentiti.
Depuratore sequestrato e responsabili denunciati.
L’operazione dei carabinieri forestali è stata decisa dal
GIP su richiesta della competente Procura della Repubblica di Cassino. Il depuratore in questione appartiene ad una nota società del sorano. Le indagini hanno accertato come il depuratore scarichi i propri reflui al suolo, in assenza di regolare autorizzazione.
L’irregolarità è stata rilevata anche dai tecnici di Arpa Lazio. Le analisi dei reflui scaricati direttamente sul suolo hanno dato risultati sconcertanti.
Evidenziano il superamento dei valori limite per i parametri BOD5, COD, Solidi sospesi totali, Fosforo Totale, Azoto Totale e Tensioattivi Totali, in contrasto con quanto stabilito nell’art. 101 del D.Lgs. 152 del 2006 (Testo Unico dell’Ambiente).
È stato riscontrato anche un valore di concentrazione del paramento Escherichia coli (790.000 UFC/100 ml) notevolmente superiore a 5.000 UFC/100 ml.
I responsabili della società sono stati denunciati per aver gestito un depuratore che scarica reflui al suolo, con superamento dei limiti di legge previsti dal Testo Unico dell’Ambiente.
Il GIP di Cassino ha così disposto il sequestro del depuratore, i cui reflui dovranno essere asportati dalla società tramite mezzi meccanici, evitando così che possano essere rilasciati sul terreno.
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