Reparti di "ostetricia e ginecologia" con personale sanitario, tra cui medici generici, non formato a gestire parti cesarei.
Personale medico da impiegare presso il pronto soccorso non specializzato in “medicina di urgenza”.
Molteplici casi di esercizio abusivo della professione. È il risultato dei controlli effettuati dai carabinieri del Nas sugli ospedali e strutture sanitarie convenzionate. Qui a causa di mancanza di personale, si reclutano medici ed infermieri da società esterne, perlopiù cooperative.
Nell’operazione che ha riguardato tutta Italia sono emerse Irregolarità in 165 posizioni lavorative. I NAS hanno segnalato complessivamente 205 persone, tra responsabili di cooperative, titolari di strutture sanitarie ed operatori sanitari, di cui 83 all’Autorità Giudiziaria e 122 a quella Amministrativa.
In particolare, sono stati deferiti 8 titolari di cooperative per l’ipotesi di reato di frode ed inadempimento nelle pubbliche forniture.
In provincia di Latina è stato denunciato un medico, mentre in provincia di Frosinone non sono state rilevate inadempienze. In Ciociaria due gli ospedali controllati, tre Rsa e sei comunità alloggio/case di riposo.
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