Morto nell'Incidente. Il Gip Riapre l'Inchiesta Contro il Primario dell'Ospedale

La morte di Francesco Terelle non va archiviata.

 

La procura deve riaprire le indagini contro il primario del pronto soccorso dell’ospedale.

Una vicenda drammatica. L’anziano, operaio della Fiat in pensione, il pomeriggio del 30 maggio 2019, si stava recando al cimitero di Aquino. Il settantacinquenne stava regolarmente procedendo con la sua Fiat Punto lungo via Canapine Superiore ed era quasi giunto a destinazione.

 

Improvvisamente la sua auto è stata centrata dalla Mercedes che si è immessa nella viabilità principale senza concedere la precedenza. 

Il pensionato (in foto) è stato trasferito in eliambulanza presso l’Umberto Primo di Roma. Qui i medici hanno fatto di tutto per salvarlo. Tuttavia pur sottoposto a più interventi chirurgici non si è mai ripreso.

 

Dopo quattro mesi e mezzo di agonia: è spirato il 15 ottobre 2019. Con la morte di Terelle il capo di reato imputato al medico alla guida della Mercedes è diventato di omicidio stradale. Due anni fa la procura ha richiesto l’archiviazione del procedimento a carico dell’indagato.

 

Questo perché, secondo una ricostruzione cinematica dell’incidente, la responsabilità sarebbe stata della vittima che non avrebbe concesso la precedenza al veicolo proveniente dalla sua destra.

 

Tuttavia una seconda perizia della parte civile avrebbe dimostrato che la Mercedes ha effettuato una manovra vietata: se avesse rispettato la circolazione veicolare della zona l’incidente non sarebbe mai accaduto.

 

Tutte considerazioni ritenute meritevoli di approfondimento da parte del Gip che, all’esito dell’udienza ha respinto la richiesta di archiviazione, restituito gli atti al magistrato e concesso sei mesi di tempo per l’adempimento di tale supplemento investigativo.

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