Rivolta in carcere dove alcuni detenuti hanno tenuto sotto sequestro un agente.
È accaduto nella serata di ieri presso l’istituto penitenziario
di Cassino. Verso le ore 20 alcuni detenuti hanno inscenato un suicidio, un uomo che stava per togliersi la vita impiccandosi. In realtà era solo una trappola per far intervenire gli agenti e bloccarli all’interno. Un agente in particolare è stato aggredito e immobilizzato da tre egiziani.
I detenuti sono riusciti addirittura a prelevare alcune chiavi del reparto dove erano ubicati. L'azione era finalizzata alla fuga. Tuttavia gli altri detenuti non hanno appoggiato i rivoltosi ed immediato è stato l’intervento di varie unità compreso quelli del nucleo provinciale traduzioni di Frosinone.
Poco dopo le 21.00, i tre, non riuscendo nel loro intendo, si sono arresi ed è ritornato l’ordine. Gli autori della rivolta sono stati trasferiti altrove. A denunciare e a condannare l’episodio la Fns Cisl Lazio secondo la quale vi è necessità per tali soggetti di creare sezioni dedicate e chiuse.
L’episodio ha fatto riemergere la costante carenza di organico del carcere. Per la Fns Cisl Lazio occorre compensare la presenza di personale “intervenendo sull’organizzazione del servizio all’interno degli istituti e mettere mano alle norme relative all’Ordinamento Penitenziario ed al codice penale.
È opportuno e necessario - scrive il segretario generale Massimo Costantino - provvedere alla carenza degli organici ed avere ausili tecnologici per migliorare il servizio del personale".
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