È stata condannata a sei mesi di reclusione la ginecologa che avrebbe eseguito il parto cesareo ad una donna incinta.
Secondo il giudice
il ritardo avrebbe causato gravi patologie al bimbo. La vicenda processuale si è conclusa in questi giorni ma i fatti risalgono al 2016. Una giovane donna di Cassino era alla 41esima settimana quando ha accusato forti dolori addominali. Arrivata all’ospedale Santa Scolastica è stata dimessa poche ore dopo.
Il giorno successivo però è tornata in ospedale ed operata d’urgenza dopo che i medici si erano accorti della sofferenza fetale e di un temporaneo stop del battito cardiaco del nascituro.
Tuttavia, secondo quanto emerso nel processo, anche in questo caso si è agito in ritardo, tanto che il piccolo, subito dopo il parto, è stato trasferito all’ospedale Bambino Gesù di Roma dove gli sono stati riscontrati gravi problemi neurologici.
Di qui la responsabilità della ginecologa appurata anche attraverso una serie di esami peritali. Sei mesi di detenzione (pena sospesa) e risarcimento delle spese processuali e mediche.
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