Alla fine è finita in carcere perché non voleva lasciare la sua abitazione.
Parliamo della donna di 58 anni di Anagni che la settimana scorsa aveva colpito con un forcone
la curatrice della vendita della casa, un’avvocatessa, che si era presentata alla sua porta. La donna, lasciata dal marito piena di debiti e con una figlia con disabilità, non aveva alcuna intenzione di lasciare la propria casa, finita all’asta.
Dopo l’aggressione alla custode giudiziaria, il giudice l’aveva avvertita che se non si fosse allontanata dall’abitazione sarebbe finita in carcere. Alla vista dei Carabinieri la donna ha iniziato di nuovo ad inveire contro di loro minacciandoli e dicendo che non sarebbe mai uscita da lì con le proprie gambe.
I militari dopo aver allontanato, con una scusa, la figlia disabile le hanno intimato di lasciare l’abitazione e, all’ennesimo rifiuto con minaccia di voler compiere una strage, hanno proceduto al suo arresto.
I Carabinieri hanno accompagnato la donna in caserma e su disposizione del magistrato di turno presso la Procura di Frosinone, l’hanno trattenuta presso le camere di sicurezza della caserma della Città dei Papi in attesa della fissazione dell’udienza di convalida.
Nella mattinata odierna, dopo l’avvenuta convalida davanti al Tribunale di Frosinone, per l’arrestata si sono aperte le porte della sezione femminile del carcere di Roma-Rebibbia.
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