Lavoro. Le Due Facce del Primo Maggio

“Meno disoccupazione, meno precarietà, più lavoro”.

 

Questo lo slogan del corteo nazionale Ugl che si è svolto stamane a Frosinone in occasione del primo maggio.

 

Il corteo è partito dalla 

Villa Comunale per transitare su via Aldo Moro e raggiungere il parco Matusa. Tasso di occupazione in crescita: +1,5% disoccupazione in calo, al 6,5%. Questo il dato fotografato dall’Istat in Italia, ma come si è comportata la provincia di Frosinone? Intanto dai dati della Camera di Commercio si evince che il numero delle imprese è diminuito. E poi c'è il monito del presidente della repubblica che riguarda Frosinone come tutta Italia:  

Mattarella: I salari reali sono inferiori a quelli del 2008!!!

Dal corteo di Isola del Liri, dove hanno sfilato le altre sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil, fanno notare che, seppure l'occupazione è in aumento, quello che preoccupa sono le condizioni salariali meno dignitose ed i lavori che sono più precari.

 

Inoltre Frosinone è una delle province dove è più alto il numero dei Neet (Not in Educazion, Employment or Training), ossia la fascia dei giovani che non stanno studiando e neppure sono occupati. A confermarlo il dato dell’emigrazione giovanile, anche qui la Ciociaria è ai primi posti. In definitiva, seppur aumenta il lavoro, cresce la povertà.

E poi c’è il discorso sulla sicurezza. Qui i due cortei di Isola Liri e di Frosinone sono concordi nell’affermare che: “È fondamentale intensificare gli sforzi per contrastare l’inaccettabile fenomeno dei morti sul lavoro” dice Paolo Capone leader dell’Ugl.

Dalla città della cascata gli fa eco Giuseppe Massafra segretario della Cgil Frosinone/Latina: Non è Lavoro se è precario, non è Lavoro se è sfruttato. Non è Lavoro se devi rischiare la tua vita”.

 

Sempre Massafra ha ricordato che proprio ieri a Ceprano un operaio è rimasto gravemente ferito mentre manovrava un carrello elevatore. Un altro lavoratore è morto per un malore in uno stabilimento a Frosinone. Due giorni fa, a Morolo, un operaio è finito in un dirupo col mezzo con cui manovrava i materiali.

Scrivi commento

Commenti: 0