Aula Occupata

Consiglio comunale interrotto dall'occupazione dell'aula.

 

Ad occuparla i 35 i lavoratori della Tmp.

 

Si tratta della società aggiudicatrice dell'appalto per gli ausiliari del traffico.

Stamattina hanno occupato a Cassino la sala consiliare per protestare contro l'incertezza per il loro futuro. Infatti, sono stati tutti licenziati, mentre non si è ancora espletata la nuova gara per la gestione del servizio.

 

Momenti di tensione in aula, il consiglio è stato sospeso e il sindaco sta ricevendo una delegazione di lavoratori asseme ai rappresentanti di Cgil, Ugl e Uil territoriali.

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Commenti: 8
  • #1

    lettore (giovedì, 29 marzo 2018 15:42)

    Non so se questi lavoratori fanno bene a protestare ed hanno ragione di farlo, ma suppongo che se nell'articolo viene scritto occupano la sala consiliare per protestare contro l'incertezza per il loro futuro significa che hanno il diritto di farlo. Ma quello che voglio dire a questi lavoratori è, e lo voglio dire gridando più che posso, lasciate perdere i sindacati, teneteli fuori, perché se c'è qualche speranza di poter essere aiutati con loro svanisce pure questa. Sono i primi "magnapane" a tradimento, i primi che voltano le spalle ai lavoratori per mettersi a "braccietto" con i padroni. QUINDI MANDATELI A FANCULOOO

  • #2

    Hai (giovedì, 29 marzo 2018)

    proprio ragione...

  • #3

    ... (giovedì, 29 marzo 2018 16:35)

    nel caso specifico non so, magari avete ragione, però anche i sindacalisti non sono "tutti uguali", è sempre sbagliato sparare nel mucchio ...
    Bruno Buozzi, Giulio Pastore e Giuseppe Di Vittorio (ed altri) sono sindacalisti che hanno dato davvero la vita per i lavoratori e per i loro diritti.

  • #4

    lettore (giovedì, 29 marzo 2018 17:16)

    caro ... quello che dici è, non vero, verissimo, ma stai parlando di persone fine 800 inizio 900, quando davvero queste persone mettevano la loro faccia tra i lavoratori e i padroni, quindi tanto di cappello, ma oggi quale sindacalista può essere accostato a loro senza farli rivoltare nella tomba? oggi, anzi da molti anni addietro ormai, utilizzano la poltrona o meglio la parola SINDACALISTA che non a caso scrivo in maiuscolo solo per i cazzi loro e sfruttarla come trampolino di lancio per la politica. Aggiungo, e ti prego di rispondermi a tutte queste affermazioni, a Frosinone per esempio mi dici dove lavorano i familiari di tutti i sindacalisti? io credo che lavorano tutti, e tutti in enti locali, aziende importanti o in qualche società partecipata.

  • #5

    un lettore (giovedì, 29 marzo 2018 17:57)

    concordo pienamente con il primo commento. lasciateli perdere i sindacati altrimenti vi svanisce anche la piu minima possibilita di rientro nel posto di lavoro.

  • #6

    ... (venerdì, 30 marzo 2018 09:14)

    caro #4, di dove lavorano i familiari dei sindacalisti ciociari non è ho idea, sono diversi anni che vivo e lavoro lontano dalla provincia; quel che voglio dire e che ribadisco, è che non è assolutamente giusto fare delle generalizzazioni strumentali, nella categoria dei sindacalisti, così come in qualsiasi altra (nella sanità, nell'istruzione, nella P.A., nelle forze dell'ordine etc), trovi di tutto, persone serie ed oneste, persone incompetenti, persone disoneste.
    ciao ... e buona Pasqua!

  • #7

    lettore (venerdì, 30 marzo 2018 11:24)

    Mi dispiace, ma non sono d'accordo, vero è che in tutte le categorie ci sono pecore nere ma nei sindacalisti sono tutte pecore nere, almeno tra i dirigenti. Poi credimi, tutti i familiari sono perfettamente inseriti in luoghi lavorativi che fanno gola, senza concorsi e assunzione di merito, certo è una frase che potevo non scrivere ma ne sono assolutamente convinto, del resto abito in questa provincia vuoi che non vedo?. A differenza tua appunto, non so se è meglio o peggio ma ne sono orgoglioso, sono nato cresco e vivo in Italia in provincia di Frosinone. In questa Provincia non c'è un sindacalista che ha occupato una poltrona di un certo spessore che non si sia fatto i CAZZI PROPRI. La chicca che voglio dirti e che mi aspetto una "marea" di commenti soprattutto da parte di chi difende il SINDACALISMO, è: dove eravate il giorno in cui è stata discussa e poi approvata la legge Fornero?, dove eravate quando è stato discusso e poi approvato l'articolo 18? e infine dove eravate e dove siete quando le nostre aziende chiudono? la zona industriale di Frosinone e provincia è decimata di centinaia di aziende che hanno chiuso e che continuano a chiudere. Per questi provvedimenti e non ne aggiungo altri avreste dovuto portare alla mobilitazione generale, anche agguerrita, tutta la classe sindacalista, invece hanno sono imparato la posizione del 90°, come candidarsi e come fare i consulenti. Questo credimi, non è menzogna è qualcosa che è scritto, che colpisce SOLO e SOLAMENTE quelle persona per cui BRUNO BUOZZI, GIULIO PASTORE, GIUSEPPE DI VITTORI hanno dato l'anima e talvolta la vita. E allora?

  • #8

    pulp (venerdì, 30 marzo 2018 22:19)

    Il “sindacato” è finito quando Marini,segretario della Cisl,è diventato Ministro del Lavoro!!!!!
    È come se il diavolo diventasse esorcista.