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Episodi di concentrazioni elevate di metalli pesanti.
È quanto riscontrato nel fiume Liri nel tratto che attraversa la provincia di Frosinone.
L’indagine, dell’Arpa Lazio, è stata avviata in seguito alla moria di pesci
di circa un anno fa. Sei i punti di campionamento lungo le aste fluviali dei Fiumi Liri e Fibreno negli ultimi dodici mesi.
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Quali i risultati? “In generale – spiega Arpa - le risultanze analitiche hanno mostrato valori confrontabili con quelli registrati durante le campagne di monitoraggio condotte nelle annualità precedenti, tuttavia, episodicamente sono state rilevate concentrazioni elevate di alcuni metalli: Alluminio, Ferro, Nichel, Arsenico”.
Non solo; è stata rilevata anche la presenza, “seppur in concentrazioni minime, di tensioattivi in tutte le stazioni”.
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Per quanto riguarda invece l’indicatore di contaminazione fecale ‘Escherichia coli’, “è evidente una maggiore presenza nei campioni prelevati in corrispondenza della stazione Liri-Garigliano quater sita nel Comune di Isola del Liri”. Inquinamento dovuto a scarichi “scarsamente depurati”.
“Acquisire quanto emerso dall’attività di monitoraggio ambientale è solo il primo passo” dice Roberta Lombardi (in foto), assessore alla Transizione Ecologica e alla Trasformazione della Regione Lazio.
I dati serviranno “agli amministratori di tutti i livelli per orientare la propria azione di presidio sul territorio e di tutela dell’ambiente e della salute pubblica”.
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