Una Ragazza è Entrata in caserma. Era Serena?

Una registrazione telefonica tra i carabinieri Santino Tuzi e Vincenzo Quatrale.

 

Il nastro è stato ascoltato ieri in aula durante il processo sull’omicidio di Serena Mollicone.

 

In quella, registrazione Tuzi conferma di aver visto una

ragazza entrare nella caserma di Arce.

 

Era Serena? Questo interrogativo è rimasto però irrisolto perché nella lunga registrazione ascoltata ieri in aula il carabiniere suicida (Tuzi) non confermò mai che si trattasse di lei. La descrizione, gli abiti indossati, riportano alle 17enne uccisa, ma non vi è certezza neppure da parte di Tuzi.

 

Santino Tuzi
Santino Tuzi

Quest’ultimo era preoccupato. Dal tono della sua voce temeva di essere arrestato perché coinvolto nell’omicidio, ed il giorno dopo sarebbe andato a deporre presso la procura di Cassino.

 

In quel frangente tentò dapprima di negare di aver visto Serena entrare in caserma, così come aveva riferito nell’interrogatorio di 15 giorni prima. Poi, messo alle strette, ha confermato la sua versione. Sta di fatto che, due giorni dopo, l’11 aprile, si tolse la vita con la sua pistola d’ordinanza.

 

Il controinterrogatorio di Polletta. Nell’udienza di ieri c’è stato anche il controesame delle difese che hanno interrogato il Luogotenente Massimo Polletta, uno degli investigatori che contribuì alla riapertura delle indagini e a portare l’accusa nella direzione degli attuali indagati.

 

 

A suo dire i carabinieri Suprano e Quatrale si trovano all'interno della caserma il primo giungo del 2001, il giorno in cui è morta Serena. Quindi gli ordini di servizio che li vedevano all’esterno, erano falsi. Solo Ipotesi investigative, secondo le difese che invece hanno ribadito la veridicità degli ordini di servizio.

L'ingresso della caserma carabinieri di Arce
L'ingresso della caserma carabinieri di Arce

La vernice della Caldaia. Sempre ieri è stato interrogato anche il luogotenente Riccardo Colella anche lui del nucleo investigativo dei carabinieri del comando provinciale di Frosinone.

 

Colella ha illustrato il traffico telefonico dei cinque imputati ed ha poi parlato della caldaia dell’Alloggio sfitto della caserma di Arce, dove, secondo l’accusa, sarebbe stata uccisa Serena Mollicone.

 

Tracce della vernice della caldaia sono state trovate sui capelli della ragazza e sul nastro adesivo utilizzato per immobilizzare il corpo di Serena. In queste tracce, sempre secondo l’accusa vi sarebbero le prove che La giovane sarebbe stata uccisa in caserma.

 

Di tutt’altro avviso le difese secondo le quali non sarebbe emerso nulla di più di quanto già evidenziato dalle indagini. Nessuna prova che condannerebbe gli attuali imputati. Prossima udienza il 7 gennaio.

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